Appena rientrata una delegazione del Gal “Capo S. Maria di Leuca” e aziende del territorio che al LeaderMed hanno proposto l’eccellenza della gastronomia locale
La Puglia rurale ambasciatrice della dieta mediterranea in nord Europa. È l’obiettivo di LeaderMed, un ambizioso progetto di cooperazione transnazionale che rientra nel Piano di Sviluppo Rurale 2007/13-PSL Capo di Leuca 2015 della Regione Puglia (Asse IV – misura 421) e che mira alla tutela e valorizzazione delle culture locali sulla dieta mediterranea. Fino al 16 ottobre un’azienda locale, 16 Gal pugliesi e altrettante aziende appartenenti all’area di loro competenza, rappresentanti della Regione Puglia e del mondo della scuola, sono stati ospiti dell’ambasciata italiana ad Helsinki, per costruire un ponte tra la Puglia e la Finlandia.
Il coordinamento del progetto parte dal Gal “Capo S. Maria di Leuca” con sede a Tricase ed è finalizzato alla messa in rete degli operatori e allo scambio di competenze tra partner commerciali sul tema della dieta mediterranea riconosciuta dall’Unesco come patrimonio intangibile dell’umanità, anche nelle aree del nord Europa. Un’azienda di Acquarica del Capo ha avuto modo di esportare l’alta qualità dei nostri prodotti sulle tavole finlandesi con olive da tavola, paté e altre specialità che connotano fortemente attraverso i sapori, le tipicità locali. Anche il mondo della scuola, rappresentato dall’Istituto Alberghiero di Casarano-Ugento, ha evidenziato il valore della dieta mediterranea come regime alimentare fondamentale per evitare il dilagare di vere e proprie “malattie sociali” come l’obesità e patologie ad essa legate.
Un programma ricco di iniziative ha così permesso lo scambio di competenze tra partner attraverso visite alle aziende locali, workshop e incontri BtoB tra operatori di settore al fine di condividere best practices e gettare le basi per possibili accordi commerciali. “La delegazione in Finlandia rappresentata dal nostro Gal -sottolinea il presidente Rinaldo Rizzo– è solamente l’ultima di una serie di azioni che puntano a dare una organizzazione di natura sistemica alle attività previste dal Piano di Sviluppo Locale, attraverso una rete di collaborazioni insieme ad altre regioni mediterranee e alla introduzione di metodologie di divulgazione e promozione organiche e di più ampio respiro rispetto a quello prettamente locale”.
M. Maddalena Bitonti