Dal 1° luglio sono stati soppressi i treni delle Ferrovie del Sud Est nella tratta Maglie-Otranto e sostituiti da autobus che però sono insufficienti a soddisfare le necessità dei viaggiatori
Dal 1° luglio scorso e fino al 29 agosto prossimo è in vigore il nuovo orario delle Ferrovie del Sud Est. La novità clamorosa rispetto allo scorso anno è che nel periodo estivo sono stati soppressi alcuni treni e soprattutto quelli da Lecce per Otranto e viceversa. Cerchiamo di spiegare meglio la questione: il viaggiatore che partisse da Lecce per Otranto, con il nuovo orario arriverà in treno solo fino a Maglie, dove sarà costretto a lasciare quel mezzo e a prendere un autobus delle stesse Ferrovie per giungere alla sua destinazione. La cosa ancora più interessante è che chi dovesse invece andare da Lecce a Gallipoli non avrà bisogno di cambiare il treno con l’autobus. Appare molto chiaro che Otranto è quindi località fortemente penalizzata; arrivare sulla costa adriatica sarà pertanto in generale molto più difficile questa estate.
Si è chiesto più volte e a più dipendenti delle Sud Est il motivo di queste soppressioni e la risposta avuta è stata sempre la stessa: “Manca il personale e mancano le macchine. Neanche i nuovi treni, quelli rosso fiammante, i famosi 1000, saranno sufficienti”. A dire il vero proprio questi nuovi treni, che solo fino allo scorso anno continuavano fino ad Otranto, oggi sembrano addirittura spariti o comunque ridotti. Il problema non è solo questo, perché infatti molti viaggiatori denunciano una sostanziale assenza di manutenzione addirittura nei nuovi treni. Cosa vuol dire questo? Bagni sporchi ed impraticabili, aria condizionata assente o, nella migliore dei casi, funzionante a macchia di leopardo. Il 4 luglio scorso è stato il primo sabato immediatamente successivo all’entrata in vigore del nuovo orario e “la situazione alle 17.35 a Otranto -lamentano tutti i viaggiatori- è apparsa subito insostenibile: autobus stracolmo, solo posti in piedi, cosa che non si potrebbe fare ovviamente per ragioni di sicurezza”.
La perdita della tratta in treno per Otranto è un danno enorme anche dal punto di vista paesaggistico: viaggiare in questo breve tratto di solo circa 15 km offre una vista del paesaggio unica che già da sola vale il biglietto: un vero e proprio museo del territorio su ruote ferrate. Ultima chicca: la domenica le Ferrovie del Sud Est sono ferme, niente treni, solo qualche raro autobus. Cosa accadrà ad Agosto? La dignità, quella dei viaggiatori, non va in vacanza.
Arriva Salentoinbus, ma il biglietto costa un euro in più
Partito politico che hai mezzo di trasporto che trovi. Si potrebbe riassumere in questo modo il panorama dei trasporti pubblici salentini. Il centrosinistra tende a prediligere il trasporto su rotaie, il centrodestra tende ad affidarsi a quello su gomma. Il fatto è che fra la gomma e il ferro non c’è, o almeno non sembra esserci, una adeguata integrazione. Opinione diffusa quest’ultima fra gli utenti chiamati ad esprimersi sulla qualità del trasporto.
Alla nota “famigerata” Sud-Est per il periodo estivo si affianca da qualche anno l’oramai altrettanto nota Salentoinbus, voluta dalla Provincia di Lecce, il cui piano operativo appare molto meglio organizzato se non fosse che per alcuni dettagli. Primo fra tutti, rivela più di qualche viaggiatore, la non facilissima reperibilità dei biglietti. Si ricorda inoltre che fare il biglietto a bordo costa, ci mette al corrente un rivenditore, un euro in più. È davvero necessaria questa aggravante? Ultima nota: le fermate di Salentoinbus sono spesso sprovviste di ripari e d’estate il sole delle 15.30 scotta. È necessario ricordarlo?
Fabio Antonio Grasso