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La Fiera di San Vito senza l’Or.Vi.

Polemiche dopo il mancato riconoscimento del marchio della carne suina venduta dagli allevatori locali. La replica dell’Amministrazione comunale 
 
Lo scorso giovedì è stata inaugurata l’edizione 2012 dell’ultrasecolare Fiera regionale di San Vito, ma l’avvicinamento alla manifestazione è stato tutt’altro che sereno. Il mancato riconoscimento del marchio Or.Vi. alle carni suine locali ha infatti sollevato nei giorni scorsi aspre polemiche da parte dell’opposizione. 
La maggioranza ha però inteso chiarito l’accaduto: “È importante sapere che le operazioni di adozione del disciplinare Or.Vi. vanno da febbraio ad aprile -spiega l’assessore alle Attività Produttive, Edoardo De Luca– proprio il periodo in cui siamo stati sfiduciati da amministratori da quattro nostri consiglieri comunali. Al nostro reinsediamento, maggio 2012, non era stato affidato alcun incarico per il controllo dell’applicazione del disciplinare e alcune aziende non avevano ancora prodotto tutta la documentazione prevista per la partecipazione alla fiera. Abbiamo quindi convocato tutti gli allevatori per assicurarci sullo stato degli allevamenti e incaricato l’Asl del controllo di tracciabilità del maiale Or.Vi. Tutto ciò, però, pur garantendo un prodotto genuino e sano, proveniente da una filiera produttiva locale basata su tecniche di allevamento tradizionali e prive di Ogm, non soddisfaceva pienamente le prescrizioni del disciplinare Or.Vi., nonostante la buona condotta degli allevatori. Chi, invece -conclude l’assessore-, su questa vicenda ha organizzato delle inutili manifestazioni estemporanee, come la consigliera Coppola, ha prodotto un grave danno d’immagine di cui se ne deve assumere la responsabilità”. 
L’Asl non ha quindi svolto un controllo sulla tipologia dell’alimentazione, come prevede il disciplinare. “A garanzia dei consumatori -afferma invece il sindaco Francesco Rausa– occorre dire che l’introduzione dell’anagrafe suina nazionale consente di certificare l’origine dei maiali introdotti negli allevamenti e di verificare in modo incontrovertibile che siano gli stessi ad essere consumati per la Fiera. Tutti gli animali macellati saranno controllati da veterinari della Asl che, come previsto dal protocollo, seguiranno gli animali nella fase di macellazione e ne marchieranno le carni al fine di garantire che in Fiera siano distribuite carni provenienti esclusivamente da allevamenti locali”. 
 
(A.C.)