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Da Palazzo Gallone un leggero ritocco delle aliquote Imu

Il Consiglio comunale ha deliberato le aliquote base: 0,45% per la prima casa e 0,89% per le altre abitazioni, approvando anche gli equilibri di bilancio
 
Il capogruppo consiliare del Pd, Carmine Zocco, replica alle critiche mosse in assise consiliare sulle scelte operate dalla maggioranza di centrosinistra. “Nell’ultima seduta del Consiglio comunale -spiega Zocco- è stato approvato il riequilibrio di bilancio e le aliquote Imu in vista del pagamento dell’ultima rata di quest’anno. Le  variazioni sui capitoli di spese ed entrate correnti sono state esigue rispetto al bilancio di previsione già approvato dal Commissario straordinario. Questo bilancio che abbiamo ereditato ha dovuto ammortizzare nell’anno in corso circa 700mila euro di minori risorse dovute ai tagli disposti dal governo”. 
Il consigliere evidenzia poi, che non è un mistero che i governi centrali abbiano scelto di scaricare sui Comuni il compito delle scelte impopolari, quali le restrizioni dei servizi essenziali per i cittadini e gli aumenti delle tariffe e delle imposte. “Non è inutile ricordare -continua Zocco – che in questa situazione ci ha portato la finanza allegra e devastante del duo Berlusconi-Tremonti, prima  di approdare alla cura necessaria delle restrizioni di Monti. La manovra sull’Imu che abbiamo approvato è stata un passaggio delicato come per tutti gli altri i Comuni. Abbiamo dovuto equilibrare l’esigenza primaria di contenere il peso dell’imposta per i cittadini con la necessità di non creare pesanti disavanzi che si sarebbero riversati sul bilancio dell’anno prossimo. Abbiamo scelto di attutire l’impatto negativo con un leggero ritocco delle aliquote base: 0,45% per la prima casa, come era già nella previsione del Commissario e 0,89% per le altre abitazioni. Il prelievo sulle prime case sarà circa un quarto del totale. Siamo consapevoli, comunque, che si tratti pur sempre di un sacrificio in tempi molto difficili per tutti”. 
“L’entità dei nuclei abitativi coinvolti, circa mille -conclude il capogruppo- avrebbe comportato la necessità di recuperare quasi 200 mila euro con l’inevitabile e ingiusto aumento delle  aliquote per gli altri cittadini. Appena sarà superata l’incertezza dovuta alla fase sperimentale dell’applicazione dell’IMU, quando finalmente verranno portate allo scoperto le circa 2mila ‘case fantasma’ fotografate dall’Agenzia del Territorio e non ancora accatastate, potremo fare un bilancio ponderato. Allora sarà sicuramente possibile, ancorché giusto, pensare a ridistribuire e abbassare  il peso di questa imposta”.
 
Giovanni Nuzzo