I dubbi del sindaco Cretì sui criteri di assegnazione delle Bandiere Blu, ancora mai chiariti dalla Fee Italia
L’esclusione tra le località turistiche meritevoli della Bandiera Blu non è andata giù all’Amministrazione comunale di Santa Cesarea Terme e al sindaco Daniele Cretì (nella foto). Il primo cittadino esprime tutti i suoi dubbi sulle scelte di Fee Italia, l’organismo incaricato di assegnare i tanto ambiti riconoscimenti. “I motivi della nostra bocciatura -spiega il primo cittadino- sono da individuarsi nella scarsa attuazione delle attività di ‘Educazione ambientale ed Informazione” rientranti tra i criteri internazionali di assegnazione delle Bandiere Blu, come stabilito dalla Procedura Operativa Certificata 150 9001-2008. La realtà invece parla di una programmazione di educazione ambientale che nel 2001 ha superato il minimo previsto dalla stessa Procedura Operativa. La Fee è giunta a questa conclusione dopo aver analizzato il questionario che ogni comune candidato alla Bandiera Blu deve candidare, ma a Santa Cesarea non è mai pervenuta nessuna richiesta di chiarimenti in merito prima dell’assegnazione dei punteggi, come è di sua facoltà”.
Non si fermano qui le contestazioni del sindaco di Santa Cesarea e i suoi sospetti sembrano quasi mettere in dubbio la regolarità di assegnazione dei punteggi: “La sezione E del punto 5 della Procedura Operativa stabilisce l’esclusione automatica dalla graduatoria dei comuni che nell’anno precedente non hanno superato un range di raccolta differenziata del 15%; ebbene, scorrendo la lista delle località premiate con la Bandiera Blu non ho potuto non notare la presenza di alcuni commenti che nel 2011 sono stati commissariati proprio per non aver rispettato questo parametro”. Questo è l’elemento che desta maggiori perplessità a Cretì e che lo scoraggia nel candidare il suo comune anche per il prossimo anno: “C’è qualcosa che non quadra ed esigo chiarimenti. Ad oggi, però, non ho ricevuto alcuna risposta. D’altronde non poteva essere diversamente. Come possono mai giustificare quello che io, dati alla mano, contesto?”.
(A.C.)