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“Il nuovo ospedale sorgerà tra Maglie e Melpignano”

L’annuncio del consigliere Mario Chirilli durante l’ultima assise comunale deve essere ora confermato dai vertici regionali. La battaglia si sposta sulla riconversione del “M. Tamborino” in Casa della Salute
 
Nascerà tra Maglie e Melpignano il nuovo ospedale del comprensorio. La scelta della Giunta regionale avrebbe favorito il progetto presentato dalle due amministrazioni rispetto a proposte concorrenti, tra cui la più importante, quella che ipotizzava la costruzione del nosocomio tra Nardò, Copertino e Galatina. A dare l’annuncio il consigliere Udc, Mario Chirilli (tra l’altro anche medico di base) durante il Consiglio comunale dello scorso 26 giugno. 
Attraverso un’interrogazione, le opposizioni hanno chiesto di conoscere le “reali intenzioni del sindaco in merito al nuovo ospedale, visto che proprio in occasione di un incontro a Scorrano per la difesa del Punto Nascita, l’assessore regionale Capone aveva sollecitato un’intesa per la localizzazione del nuovo ospedale di eccellenza, nonostante la posizione contraria del sindaco di Maglie e del Pdl regionale”. 
Il primo cittadino Antonio Fitto ha smentito con forza la ricostruzione, affermando, al contrario, che proprio l’azione incisiva dell’Amministrazione magliese ha portato a dei risultati evidenti: “In una prima fase -ha spiegato il sindaco- siamo stati quasi estromessi dalla scelta del sito in cui localizzare il nuovo nosocomio. Il progetto presentato in comune con l’amministrazione di Muro leccese era stato completamente ignorato dai vertici regionali. Non ci siamo però arresi e abbiamo coinvolto in una nuova fase il comune di Melpignano e l’Asi individuando i terreni nei pressi della zona industriale alla periferia nord”. 
Il discorso si è poi spostato sulla mancata riconversione della Casa della Salute magliese: per le opposizioni si rischia di veder sfumare il progetto, “prova ne siano le paventate dismissioni dei reparti di Day Surgery (chirurgico, dermatologico e oculistico) che sono il nostro fiore all’occhiello”. Anche su questa vicenda il sindaco ha preso una posizione netta riportando il carteggio intervenuto in questi mesi con il direttore generale Valdo Mellone: “Non abbiamo dimenticato il Tamborino -ha spiegato Fitto-. Tutt’altro, tanto che, a più riprese, abbiamo sollecitato di attuare la riconversione. In ogni casi siamo pronti a dare battaglia se ci dovesse essere un ripensamento”.