Con il 66,03% di preferenze l’assessore provinciale Gianni Stefàno è il nuovo primo cittadino di Casarano. Monitoraggio delle finanze comunali e lotta alla crisi occupazionale i primi impegni da affrontare
Dopo un quindicennio di governi di centrosinistra, Casarano passa nelle mani del centrodestra: Gianni Stefàno (nella foto) ha sconfitto al turno di ballottaggio Attilio De Marco, che ha ricevuto 3.457 voti, pari al 33,96% delle preferenze. Da segnalare l’alta quota di astensionismo: solo il 55,54% dei votanti, su 18.915 elettori, si è recato alle urne (al primo turno, i votanti erano stati il 69,75% degli aventi diritto). A sostenere Stefàno sono stati Pdl, Cdc, La Puglia prima di tutto, Verdi e la civica Gianni Stefano sindaco. A fianco di Attilio De Marco si sono schierati Udc, Pd, Idv, Api e la civica Con Attilio De Marco.
Che le speranze del candidato di centrosinistra non fossero tante, lo si era intuito già al primo turno, quando le preferenze per Stefàno erano state 5.928 (pari al 46,65%) contro le 2.406 (pari al 18,93%) di De Marco. Lo stesso candidato di centrodestra non si dice meravigliato del risultato ottenuto, che corona, a suo avviso, una campagna elettorale condotta con “concretezza e trasparenza”. Al neo sindaco di Casarano abbiamo rivolto alcune domande sui difficili compiti che lo attendono.
Sindaco Stefàno, quale sarà il suo primo atto amministrativo?
Innanzitutto bisogna capire quale sia la situazione in cui versa l’ente. Non si può programmare seriamente, senza conoscere quale sia la condizione di partenza. Dopo di che bisognerà ripianare un debito enorme per una città come Casarano ed affrontare, una per una, tutte le emergenze di questo territorio.
Quindi si parte da una ricognizione sullo stato di salute dell’ente?
Sì. Non credo si possa fare diversamente. È necessario avere una fotografia chiara della situazione, per capire come muoversi e quali sono i margini di manovra.
Sono anni che si parla di debito plurimilionario del Comune, senza mai riuscire a quantificarlo. Nel concreto come intende agire per venire a capo di questa situazione?
Inizierò con il chiedere a tutti i responsabili di servizio una dettagliata relazione, per poter acquisire quanti più elementi possibili. Valuteremo come agire, in base ai risultati ottenuti.
Crede, come da più parti si vocifera, che lo spettro del dissesto finanziario incomba su Casarano?
La dichiarazione di dissesto non è discrezionale. La legge prevede specifici casi per i quali si deve procedere in quella direzione. Al momento, non ho gli elementi per dire se Casarano rientra o meno in questi casi. Spero solo di riuscire a scongiurare questo rischio, non fosse altro che per le pesanti ricadute che la dichiarazione di dissesto avrebbe sui cittadini.
Qual è, fatte salve le finanze comunali, la priorità alla quale presterà maggiore attenzione e per la quale si metterà subito al lavoro?
Senz’altro, la crisi occupazionale. Si tratta di un problema drammatico che, a seguito della crisi del Tac, si è abbattuto su Casarano e sull’intero territorio salentino. Su questo fronte posso garantire che il comune si farà carico, anche al di là delle sue competenze, del problema, per rendere Casarano un luogo in cui investire e fare impresa.
La campagna elettorale ha registrato nelle ultime settimane toni molto aspri. Che tipo di opposizione si attende?
Mi aspetto una opposizione dura. Ai consiglieri di minoranza, però, chiedo collaborazione, pur nel ruolo che ha loro affidato la città.
Ha già in mente quale sarà la squadra di governo che la affiancherà?
Non abbiamo mai parlato di composizione della Giunta prima del responso delle urne. Non c’è alcun accordo pre-elettorale da rispettare. L’esecutivo nascerà da un confronto libero e diretto con tutte le forze di coalizione.
In base a quali criteri nominerà i suoi assessori?
I criteri principali saranno la competenza, l’esperienza ed il consenso elettorale. Quel che è certo è che quest’ultimo non sarà l’unico criterio in base al quale individuerò i componenti della Giunta comunale.
Quale messaggio vuole rivolgere agli elettori?
Agli elettori ed ai cittadini tutti voglio rivolgere l’invito a non cadere negli errori del passato: non lasciateci soli ad operare. La strada che abbiamo dinnanzi è difficile, ma insieme possiamo percorrerla, per ridare speranza a questa città.