La Capone accusa Perrone di aver copiato pari pari il programma elettorale sui servizi sociali di cinque anni fa. “Solo continuità amministrativa”, è la motivazione del sindaco uscente
Mancano tre settimane al voto. La campagna elettorale è ormai entrata nella sua fase cruciale, in quella che gli analisti della politica definiscono “importante” perché si potrebbero avvicinare i voti degli indecisi (che per ogni tornata che si rispetti sono moltissimi). E si sa che gli indecisi, ogni volta, possono far scivolare l’ago della bilancia anche verso pendenze… impreviste. E tra una stoccata e l’altra, tra un’accusa ed una risposta, nel circo della Lecce che vota si registrano le solite stilettate fuori ordinanza. E ci sono anche diatribe civettuole che ai più, forse, non interessano.
Andiamo al sodo. La candidata sindaco per il centrosinistra nonché vicepresidente in carica della giunta regionale di Viale Capruzzi, Loredana Capone, è riuscita a trovare il “pelo nell’uovo” spulciando tra il “nero su bianco” che il suo principale antagonista, l’uscente primo cittadino e ricandidato per il centrodestra, Paolo Perrone, ha scritto nel programma valido per la tornata del 6 e 7 maggio prossimi. Loredana Capone ha evidenziato che ad ispirare parte delle linee programmatiche edizione 2012 di Perrone (per l’esattezza quella riferita alle politiche sociali), siano stati gli scritti del programma vecchio di cinque anni fa.
Insomma, con pochi riadattamenti e senza molte rivedute, secondo Capone quel passaggio del 2007 è stato “copiato e incollato” per il 2012, come certuna moda in auge sui social network, nei quali lo scritto di uno diventa la lettura di molti. Da tam tam alla “fantasmagorica” scoperta ha fatto il mare magnum di facebook, quella piazza sempre più meno virtuale e dove ormai in molti si sentono obbligati a scrivere di tutto e di più su cosa li riguarda. “Il fallimento della Giunta Perrone nelle politiche sociali è certificato dallo stesso Perrone -ha scritto Loredana Capone nella sua pagina Facebook-. Abbiamo letto le sue proposte programmatiche sul welfare, presentate oggi. Poi siamo andati a rileggerci il suo programma del 2007. Bene, cari leccesi, Perrone ha usato le stesse, identiche, parole di cinque anni fa. A dimostrazione che non è stato fatto nulla e che loro stessi ne sono consapevoli”.
Ancora una volta, apriti cielo! Il sindaco Perrone, lo scorso mercoledì mattina ha convocato addirittura una conferenza stampa per dire che “lui non copia né incolla”, ma che alla base di quel passaggio ripetuto di programma a cavallo di due mandati c’è un elemento politico che si chiama “continuità amministrativa”.
“Ho riproposto dei punti del mio programma elettorale del 2007 per queste amministrative, certo -ha ammesso, proseguendo, Paolo Perrone- Sono interventi realizzati e che intendo confermare o che, non essendo riuscito a portare a termine in questo mandato, mi prefiggo di concretizzare nel prossimo”. Teniamo duro: fra due settimane le parole, per tutti, dovranno lasciare spazio ai fatti.
Daniele Greco