Sinistra ecologia e libertà propone di non candidare chi ha già ricoperto incarichi in passato nell’esecutivo cittadino, mentre l’Udc si prepara al congresso provinciale
Al di là della candidatura di Francesca Fersino, presentata in conferenza stampa con larghissimo anticipo, il panorama politico cittadino, benché in evidente fibrillazione, appare alquanto caotico. Da registrare il momento di empasse in cui si sarebbe venuta a trovare la potenziale coalizione di centrosinistra. Sulla scelta del candidato a sindaco e delle rispettive liste di appoggio peserebbe, infatti, il veto posto dal locale circolo di Sinistra ecologia e libertà. Sel ha formalmente avanzato ai possibili alleati di coalizione la proposta di escludere dalla corsa a Palazzo di città ogni esponente che abbia ricoperto incarichi nell’esecutivo cittadino nel corso delle ultime due consiliature.
Una richiesta che va nella direzione del cambiamento di rotta rispetto all’ultimo decennio, ma che finirebbe per mettere inevitabilmente fuori causa alcuni nomi che hanno, in un modo o nell’altro, segnato le vicende della recente storia cittadina. Oltre ai papabili alla candidatura a sindaco, Attilio De Marco dell’Udc e Gabriele Caputo del Pd, la richiesta di Sel andrebbe a escludere buona parte del gruppo storico del Pd, con Remigio Venuti, Rocco Rizzello, Luigi Crudo e Sergio Abbruzzese.
Ovviamente, il Pd non poteva che respingere tale richiesta che, sull’altare del rinnovamento, finiva per immolare gli uomini di punta del Partito Democratico. Come dire: rinnovamento sì, ma epurazione no. Per altro, il Pd pare orientato verso un percorso di ringiovanimento dei ranghi, ma non così radicale come quello proposto da Sel.
Intanto, l’Udc è alle prese con la preparazione del congresso provinciale, in vista del quale è stata convocata, per domenica 20 novembre, l’assemblea cittadina degli iscritti per il rinnovo delle cariche. Secondo l’Udc, Casarano può rappresentare la sede ideale di un laboratorio politico. “Un laboratorio -argomenta il commissario cittadino Alberto Chiriacò- che, nel coltivare l’ambizione di interpretare le istanze della cultura cristiana e liberale, anteponga alla ricerca delle alleanze e dei candidati il coinvolgimento della società civile, per recuperare il metodo della programmazione. È necessario approfondire le criticità della città per stabilire tra Udc locale ed i casaranesi un patto sulle cose da fare e sul percorso per pervenire più che alla candidatura più idonea, alla definizione di una vera e propria squadra di Governo. A tal fine, dovranno essere attivati una serie di tavoli per avviare un nuovo inizio. Per far sì che la programmazione sia vera e autentica”.