Tre indagati per falso e turbativa d’asta: nuovo colpo di scena nella diatriba tra Cooperativa Apulia e Gestam per l’affidamento nella gestione dei parcheggi nel comune di Tricase
Su indicazione della Magistratura sono scattati in questi giorni i sigilli per i parcometri del Comune di Tricase, con la sospensione del servizio a pagamento. Ad effettuare l’operazione le Fiamme Gialle della Compagnia di Tricase dopo la denuncia da parte della Cooperativa Apulia contro la Gestam, attuale gestore delle macchinette per i parcheggi. La vicenda nasce nel 2014 e prende le mosse dall’assegnazione della gara d’appalto alla Gestam da cui era scaturito, per presunto illegittimo affidamento, l’esposto in Procura della Cooperativa Apulia, che non aveva lesinato in vetriolo neanche l’Amministrazione con striscioni di protesta e l’occupazione della sede municipale di Tricase. Qualche mese fa arrivò la sentenza del Consiglio di Stato che definì legittima la procedura e sembrava, sino a qualche giorno fa, aver chiuso la querelle.
Ma ora lo scenario cambia con l’iscrizione di tre persone nel registro degli indagati che, dalle prime indiscrezioni, sarebbero un amministratore della Gestam e due professionisti che si sarebbero adoperati al fine di ottenere certificazioni e documenti per partecipare alla gara. L’impianto accusatorio della Cooperativa Apulia, come si legge nelle dichiarazione del suo presidente Rocco Cazzato, parla infatti di una nascita sospetta della Gestam, ossia qualche giorno dopo la pubblicazione del bando e dall’assenza di requisiti per l’aggiudicazione della gara, come ad esempio l’iscrizione presso la Camera di Commercio per la quale necessitava esperienza pregressa nel settore parcheggi pubblici a pagamento. In seconda battuta nell’iscrizione la Gestam dichiarava di aver gestito un parcheggio, che risulterebbe non a pagamento ma privato e ad uso di un ristorante. Cazzato sottolinea come anche il certificato di qualità Uni e Iso 9001-2008, requisito di bando, sarebbe stato ottenuto il 16 aprile, giorno stesso della costituzione davanti al notaio della società concorrente, quando esso si otterrebbe per legge dopo minimo sei mesi di attività.
Gestam non ci sta e definisce “creative” le argomentazioni della Cooperativa Apulia, che non citerebbe mai la sentenza del Tar di Lecce confermativa della legittimità degli atti. Una vicenda questa che di certo si trascinerà ancora per diverso tempo.
M. Maddalena Bitonti – foto: Tricasenews.it