Al vaglio del Consiglio comunale il nuovo regolamento per l’edilizia urbana, pensato per durare nel tempo e che coinvolge i privati nel recupero del centro storico
Il nuovo regolamento edilizio comunale potrebbe diventare in questi giorni una realtà. Ma solo se il Consiglio comunale del 31 marzo si pronuncerà favorevolmente, anche se già le parti politiche (ma anche i tecnici) hanno trovato i doverosi accordi all’interno della commissione Assetto del Territorio, presieduta dal consigliere Alberto Corvaglia. Il nuovo regolamento si è avvalso del coinvolgimento dei tecnici presenti sul territorio: ci è voluto un po’ di tempo, ritenuto necessario, tanto da inviare una missiva, per proporre ad architetti e ingegneri il coinvolgimento tramite proposte e osservazioni sul nuovo strumento edilizio. I professionisti che hanno aderito all’invito sono stati Radames Ascalone, Paolo Paiano, Filippo Bortone, Armando Bortone, Gianluca Vella, Paolo Casatello, Luigi Sticchi e Giovanni Sticchi. Il gruppo consiliare Per cambiare Maglie ha proposto anche delle osservazioni di natura politica che sono state prese in considerazione dalla suddetta commissione.
Tra le novità del regolamento edilizio, che punta in primis al recupero completo ed esaustivo del centro storico magliese, ci sono gli adeguamenti per le norme igienico-sanitarie, la rivalutazione del patrimonio esistente con la sistemazione dei piani interrati e il previsto utilizzo dei piani seminterrati, che potrebbero essere utilizzati nel settore terziario. Inoltre, sono state apportate delle modifiche ai requisiti per i locali adibiti a commercio o civile abitazione. Si parla anche di fotovoltaico, la cui diffusione va ora regolamentata. Ma ciò che sembra più interessante è il “piano di recupero di iniziativa privata”, che potrebbe garantire il rilancio del centro storico da parte degli stessi privati, per quei numerosi stabili di proprietà che si trovano oggi stato di abbandono. “Ci siamo mossi in maniera condivisa -spiega l’assessore all’Urbanistica Franca Giannotti- dal punto di vista politico, ma soprattutto coinvolgendo gli operatori del settore, perché proprio loro potevano dare il necessario sostegno per avere uno strumento dedicato ai cittadini che ne saranno i fruitori”. Il regolamento è stato strutturato in maniera ‘flessibile’ dal punto di vista legale: per durare nel tempo, si fa riferimento alle leggi che potrebbero cambiare (fatta eccezione per le prescrizioni della Asl).
Angela Leucci