All’Olimpico i giallorossi aprono il doppio turno esterno (il 7 novembre a Bologna) provando a raccogliere punti fuori casa, dopo il bel bottino di 3 vittorie ed un pareggio al Via del Mare
Travolgente al Via del Mare, il Lecce si presenta sabato nell’anticipo delle 18 di campionato all’Olimpico contro la Roma per conquistare punti ed invertire la rotta nel rendimento lontano da casa. Una sfida contro una big dopo quelle contro Milan, Juve e Palermo ed un solo punto conquistato proprio contro i rosanero nella serie di quattro sfide esterne con un punto conquistato e tre ko (quello che brucia di più è lo 0-1 di Cesena). Ma questo Lecce targato sempre più “Gigi De Canio” si presenta con una classifica rassicurante, che vanta il grande rendimento al Via del Mare con tre vittorie ed un pareggio nelle quattro sfide iniziali di questa stagione. Sono giunte affermazioni importanti contro Fiorentina, Catania e Brescia, oltre al pari con il Parma. E nell’ultima sfida è arrivata la rimonta contro i bresciani con le segnature del nigeriano Ofere e del fantasioso Di Michele. Proprio Ofere ha registrato in questa settimana la convocazione della nazionale nigeriana per disputare la gara amichevole contro l’Iran, in programma a Teheran mercoledì 17 novembre.
Ma a rappresentare sempre di più la crescita di questo Lecce è il portiere Antonio Rosati (nella foto), che ha dinanzi un grande margine di miglioramento. Nonostante l’ennesima bella prova stagionale contro la squadra di Iachini, il portierone laziale, cresciuto nel Salento, si presenta sempre umile. “Fa piacere a fine partita ricevere dei complimenti e lo è ancor di più quando provengono dal presidente -commenta Rosati, pluricampione con la Primavera di Rizzo con il premio di miglior giocatore nel tricolore vinto a Fano nel 2004-. Sono soddisfatto della mia prestazione contro il Brescia, perchè sono riuscito a compiere degli interventi importanti nella prima frazione. Poi tutta la squadra si è ben comportata nel secondo tempo. Secondo me la parata più difficile è stata sul tiro di Konè, che era molto forte. In quella circostanza sono riuscito a toccare di quel tanto il pallone da farlo sbattere sulla traversa e poi sono stato reattivo sul colpo di testa di Caracciolo. Posso assicurare, comunque, che sul colpo di testa dell’attaccante bresciano la palla non ha assolutamente oltrepassato la linea di porta. Noi prepariamo tutte le partite allo stesso modo, però, mi rendo conto che domenica scorsa siamo scesi in campo non con il giusto approccio. Una volta andati in svantaggio siamo andati un po’ in difficoltà, poi nel secondo tempo c’è stata la svolta che ci ha permesso di ottenere questi tre punti, che sono molto importanti”.
Una vittoria che ha registrato gli infortuni di Fabiano e Ferrario. “Abbiamo cambiato tanto in corsa di gara come linea difensiva con gli infortuni e l’uscita di Rispoli -racconta la saracinesca giallorossa-. Chi è entrato ha fatto molto bene il suo dovere, come Gustavo, Giuliatto e Munari che sono stati molto preziosi, soprattutto nei minuti finali, quando il Brescia spingeva sull’acceleratore. Giuliatto si è adattato come difensore centrale e per me non è una sorpresa perché Alberto sa ricoprire tutti i ruoli della difesa”. Ed ora il Lecce apre il doppio turno in trasferta: sabato contro la Roma, poi il 7 novembre ci sarà la visita al Bologna.
Pasquale Marzotta