Con le prime piogge di stagione ritorna il caos a causa delle cattive condizioni della rete stradale urbana
L’arrivo del nuovo commissario prefettizio ha dato l’impressione che molti dei problemi della città potessero essere risolti uno di seguito all’altro, sistematicamente e senza alcuno sforzo apparente. L’emanazione di alcuni regolamenti da tempo attesi, l’approvazione del bilancio consuntivo 2009, la disponibilità dimostrata nel trattare numerosi problemi (primo tra tutti quello relativo al ridimensionamento dell’ospedale cittadino) hanno positivamente impressionato i neretini, che si son lasciati andare nelle aspettative. Per molti cittadini, Giovanni D’Onofrio è divenuto una sorta di supereroe cui appellarsi per qualsiasi problema. D’Onofrio come Superman, dunque. Ma si sa, i supereroi esistono solo nella fantasia e frasi del tipo “D’Onofrio salvaci tu” nella vita reale hanno ben poca efficacia, soprattutto quando ci si va a scontrare con dei mali, per così dire, atavici.
In questo caso ci riferiamo al pessimo stato in cui versano numerose strade cittadine. La chiusura dei cantieri del centro storico (motivo di tante proteste e disagi negli scorsi mesi) e gli interventi posti in essere lungo alcune strade della circonvallazione, non hanno di certo risolto definitivamente tutti i problemi legati all’assetto urbanistico della città. Anzi! Molte arterie, soprattutto periferiche, rappresentano ancora delle vere e proprie “terre di nessuno”. Tanti piccoli tratturi, con buche, dossi, manto stradale consunto e avvallamenti pericolosi. Le prime piogge autunnali dei giorni scorsi hanno ulteriormente inciso sullo stato di degrado di queste strade, rendendo lento e pericoloso il traffico lungo di esse. Prova ne è la mole di incidenti verificatasi in poche ore.
Le voragini createsi in via Bonfante, il dissesto del quartiere Pagani, le pietose condizioni di alcuni tratti stradali che conducono alle marine o in direzione Avetrana, sono solo alcuni dei molteplici esempi che potrebbero essere elencati. Al momento le conseguenze di questo stato di cose si sono limitate ai piccoli danni denunciati dagli automobilisti, che hanno subito guasti alle sospensioni e alle ruote. Tuttavia, la situazione, soprattutto in alcune zone della città, è grave e richiede interventi urgenti, per scongiurare incidenti dalle risultanze ben più negative rispetto ad una semplice foratura o ad una sospensione rotta.
Sarebbe ingiusto non riconoscere, pur con numerosi limiti, lo sforzo fatto dalla precedente amministrazione per porre dei rimedi. Tuttavia, l’estensione del territorio cittadino e le difficoltà economiche che da tempo attanagliano la città, hanno rappresentato e rappresentano due fattori estremamente critici, contro i quali si sono scontrati i vecchi amministratori e con i quali dovrà necessariamente fare i conti il pur ammirevole e vigoroso impegno sinora profuso dal commissario prefettizio. La soluzione di tanti e tali problemi, dunque, ha senso solo in un’ottica di medio-lungo periodo. Per questo, al di là delle indispensabili soluzioni immediate, la parola dovrà necessariamente passare ai futuri amministratori: le condizioni urbanistiche della città dovranno essere uno degli argomenti principali su cui confrontarsi nella prossima tornata elettorale. Possibilmente con proposte e soluzioni concrete.
Alessio Palumbo