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Saldo negativo

I primi dati parlano chiaro: a Lecce la partenza della stagione promozionale non ha inciso sulle vendite. Il calo si attesta sul 30% in meno rispetto alla scorsa estate
 
A Lecce l’effetto saldi non c’è stato. Colpa della crisi economica certamente, anche se il periodo di sconti promozionali è appena cominciato. In un anno però secondo i primi dati c’è stato un calo del 30% in meno negli introiti complessivi a tutto danno dei commercianti che si attendevano molto dopo un lungo periodo passato tra le incertezze delle vendite. Eppure a Lecce l’appuntamento con i saldi è molto atteso non solo dagli abitanti del capoluogo ma da molti residenti in provincia desiderosi di accaparrarsi le occasioni migliori. “Abbiamo avuto un forte riduzione -spiega il rappresentante di Unimpresa, Eleno Mazzotta– che ci sta preoccupando per il futuro: è colpa della mancanza di risorse che ha colpito le famiglie italiane spingendole a ridurre drasticamente la spesa, anche in occasione delle svendite stagionali”.  
Il fenomeno rischia di condizionare pesantemente il bilancio annuale del commercio leccese e salentino come spiega Roberto Petrelli, responsabile della Confesercenti provinciale: “Sono ormai centinaia le attività che chiudono I battenti per la crisi delle vendite: una situazione che non colpisce solo Lecce, ma che è generalizzata. L’Italia intera sta accusando il colpo. La speranza è sempre quella di migliorare il trend da qui fino alla fine del periodo promozionale che si chiuderà il prossimo 15 settembre”. Neanche la “Notte Bianca”, che ha sancito la partenza della stagione dei saldi, è riuscita ad avviare un discorso virtuoso: “Si sperava in inizio scoppiettante -continua Petrelli- che invece non c’è stato. Né, ad esempio, i compratori sono arrivati alla spicciolata nel corso delle settimane: tutto, fino ad oggi, è rimasto fermo.  La crisi ha colpito duramente le famiglie che hanno visto ridursi progressivamente il potere d’acquisto. Ci si rivolge a beni di prima necessità piuttosto che pensare a comperare abiti o accessori”. 
Non va meglio nei grandi centri commerciali salentini che di solito registrano una grande affluenza di pubblico specialmente nei primi giorni di vendita promozionale: a differenza degli scorsi anni gli scaffali sono rimasti pieni con poca fila alle casse. Un segnale preoccupante che rischia di mettere in ginocchio un intero comparto.