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Clima rovente a Palazzo Personè

La Guardia di Finanza manda i suoi ispettori, l’opposizione attacca a testa bassa e intanto Vaglio si difende dalle accuse in merito a incarichi e consulenze esterne
 
Il clima è infuocato rovente a palazzo di città e non solo per il caldo di stagione. Ad essersi innalzata di botto è stata la ‘temperatura’ politica, a causa della recente visita della Guardia di Finanza presso gli uffici del Comune. Non una visita qualsiasi, ma il mantenimento di una “promessa” da parte del ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, il quale, nel corso della tanto decantata “Operazione Trasparenza”, ha deciso di indagare sui sistemi di affidamento di incarichi e consulenze da parte degli enti locali.
La visita delle Fiamme Gialle non è certo passata inosservata. Nonostante i tentativi del primo cittadino, Antonio Vaglio, di ridimensionare le voci circolate in questi giorni, l’opposizione non ha perso l’occasione per portare il proprio affondo. In particolar modo, Nuovo corso per Nardò ha lanciato un duro attacco nei confronti della maggioranza di centrosinistra: “Il recente blitz della Guardia di Finanza -si legge in una nota- tendente ad acquisire documenti relativi alle consulenze ed incarichi esterni per gli anni 2008 e 2009 […] ci fa, ancora una volta, avere l’ennesimo sussulto di grandissima indignazione! Fin dall’insediamento di questa consiliatura abbiamo promosso una vera e propria battaglia atta a moralizzare la gestione delle casse pubbliche, denunciando lo sperpero di danaro pubblico in conseguenza della irresponsabile ‘consuetudine’ di rivolgersi a professionisti esterni, ed in particolare ad avvocati, ai quali elargire incarichi a iosa dietro compensi lauti e noncuranti di quanto sarebbe potuto accadere e, beffa oltre al danno, di disporre di ben tre avvocati abilitati all’interno dell’ufficio legale. Ebbene, la recente indagine della Guardia di Finanza, unitamente alla serie copiosa di ‘chiarimenti’ richiesti dalla Corte dei Conti […] conferma che le nostre (anche feroci) critiche ed i nostri (sempre inascoltati) allarmi non erano ‘sterili’ e ‘pretestuosi’, come spesso li ha definiti il Sindaco ed i suoi, ma assolutamente responsabili e costruttivi, e le vicende di queste ultime ore lo confermano in pieno”.
In attesa dei risultati delle indagini, rimangono forti dubbi nell’opinione pubblica: le consulenze e gli incarichi erano necessari? Oppure si è trattato del solito spreco di denaro pubblico?
 
Alessio Palumbo