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Senza cuciture, basta che siano “Made in carcere”

Una nuova linea di shopping bag realizzate dalle detenute di Borgo San Nicola
 
Una tendenza che ha fatto sì che si creasse un vero e proprio business intorno alla produzione delle detenute leccesi di Borgo San Nicola, che insieme con Officina Creativa hanno coniugato la moda con una possibilità di reinserimento nella società, dopo l’esilio della detenzione. Tanto più che i materiali con cui queste borse vengono realizzate hanno una “seconda vita”, sono materiali di riciclo che sempre più spesso aziende del settore tengono a mandare alle ragazze di “Made in Carcere”, perché loro ci mettano la fantasia, la voglia di creare, la necessità di dimostrare che tutti devono avere una seconda possibilità, loro come i tessuti. Ormai le bags di “Made in Carcere”, un must da affiancare magari a borse maggiormente blasonate, si sono imposte come accessori moda e si stanno trasformando col tempo: la nuova collezione prevede prodotti più morbidi, con cuciture ridotte al minimo, che consentono di avere un prodotto minimale in un tempo ridotto, proprio per essere lanciate su un mercato sempre più esigente. 
(A. Leu.)