Cinquantacinque anni, ma non li dimostra. Daniela Vantaggiato, candidato sindaco del centrosinistra, ritorna alla politica. Era una giovane donna quando, con l’amministrazione Rigliaco, si impegnò a tutto campo ricoprendo l’incarico di assessore e di vice sindaco con delega ai Servizi sociali nell’ultimo esecutivo Dc-Psi del 1993. Dopo queste esperienze ha concentrato la sua attività nel mondo dell’associazionismo di area cattolica. “La coalizione che rappresento ha voluto fare una scelta di discontinuità e questo implica la scelta di persone nuove. Mi sento di dire a tutti i galatinesi di valutare i percorsi di vita di ognuno, di esaminare le modalità dell’azione politica, di considerare la cura costante alle persone e al territorio. L’associazionismo rappresenta la mia cifra di impegno per la collettività e la mia candidatura tende a intercettare le persone della società civile”.
Il Polo delle Solidarietà, così la candidata del centrosinistra ha titolato il vademecum di buoni propositi che presenta ai galatinesi. Servizi alla persona, sicurezza sociale, rivisitazione dello strumento urbanistico, tutela dell’ambiente, arredo urbano, sostegno allo sport, rivitalizzazione del centro storico, turismo religioso, mercatini dell’artigianato, reperimento finanziamenti (regionali, nazionali, comunitari) da destinare al commercio, vantaggi fiscali per le nuove attività, realizzazione dell’area mercatale, buone intenzioni per artigiani, agricoltori e iniziative culturali.
L’elenco riguarda molte delle criticità della città ma non è chiaro come potranno concretizzarsi le ricette che il centrosinistra vuole applicare alla città. Insomma, se sarà il prossimo sindaco di Galatina, bisognerà aspettare per capire dove si troveranno le necessarie coperture finanziarie, perché non sempre si riesce a intercettare i finanziamenti e non tutti i capitoli di spesa possono trovare il finanziamento. Al momento Daniela Vantaggiato confida tutto nella sua politica dell’ascolto, fondamentale per capire i bisogni delle persone.
