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Clima rovente a Cursi per il fotovoltaico

Botta e risposta a base di manifesti in merito alla realizzazione del nuovo impianto che dovrebbe essere realizzato in prossimità di abitazioni e scuole
 
Cittadini in mobilitazione contro la costruzione di un grande impianto fotovoltaico adiacente alle abitazioni e a poche centinaia di metri dalle scuole. Un cartello di cantiere (nella foto), nascosto in fondo ad un bel tratturo bordato da antichi muretti a secco, ha risvegliato la coscienza di cittadini, associazioni ambientaliste e politiche. Il manifesto dell’associazione La Destra ha rotto il silenzio ponendo l’attenzione sulla costruzione di un impianto fotovoltaico proprio nei pressi del centro abitato. Nel manifesto La Destra rimprovera al sindaco “il riserbo e il silenzio” sulla costruzione del campo fotovoltaico in località “Macchia”. Sulla stessa lunghezza d’onda il secondo manifesto a firma di Marilena Pappadà che pone l’accento “sull’inquinamento elettromagnetico e sulla possibilità di respirare esalazioni tossiche derivate dai diserbanti usati per ostacolare la crescita dell’erba”. 
Nel manifesto dell’associazione Generazione, si legge: “Ma chi è il nostro sindaco, dottor Jekill o mister Hyde?”, in cui contesta al sindaco Santoro il suo avere una doppia personalità, perché “nel convegno del 24 gennaio -tenutosi per promuovere il mini fotovoltaico- raccontava con disgusto l’increscioso andazzo che vede quasi quotidianamente venire negli uffici del suo comune faccendieri d’ogni tipo per chiedere d’installare impianti eolici e fotovoltaici”. Il testo continua affermando che “la nostra associazione il 14 gennaio ha presentato un atto di diffida di Italia Nostra nel quale si chiedevano atti di eventuali progetti eolici o fotovoltaici, senza avere risposta”.
Il sindaco Santoro ha risposto con un altro manifesto nel quale afferma che è “nelle specifiche competenze dell’Ufficio Tecnico la responsabilità del rilascio di un permesso di costruire, come previsto dalla legge Bassanini”. Il manifesto de Le Radici del Futuro di Luigi Chilla contesta “la mancanza di comunicazione e chiede al sindaco di revocare la concessione edilizia e la convocazione di un Consiglio comunale monotematico aperto”. Anche la minoranza consiliare di Voltiamo pagina contesta al sindaco “la mancanza di regole certe valide in ogni settore”.