Cerca

Giuseppe Loffredo, una sconfitta che brucia

Il pugile mediomassimo di Monteroni, nonostante “l’immeritata” sconfitta ai punti nel match contro Mancer, archivia positivamente l’esperienza francese della scorsa settimana

 

Il match internazionale in programma la scorsa settimana a Dazeilles in Francia -località situata ai confini con il Belgio nella regione della Champagne-Ardenne- ha messo ancora una volta in risalto tutte le potenzialità del 33enne Giuseppe Loffredo (nella foto), il mediomassimo di Monteroni in forza nella “Boxe Promotion 1999” di Cavallari e forgiato presso la palestra della “Be-boxe” di Copertino diretta da Francesco Stifani. Solo il risultato finale, però, non ha dato ragione all’atleta di Monteroni, “punito” oltremisura da un verdetto dei giudici che non è stato valutato equo da parte dell’entourage salentino. Al termine delle sei riprese previste, la vittoria è andata al pugile franco-rumeno Amar Mancer, il quale ha saputo far valere tutta la sua esperienza internazionale maturata nei precedenti 23 match disputati, di cui 9 vinti (6 ko) e 12 persi (4 ko subiti).
“Loffredo -commenta Francesco Stifani- ha invece portato in Francia solamente l’esperienza di cinque match nei professionisti. Il pareggio sarebbe stato un risultato comunque equo. Loffredo ha difatti dominato per tutte le prime quattro riprese, mentre solamente nell’ultimo round ha forse accusato qualche cenno di stanchezza, ma questo giustificato dal fatto che gli innumerevoli colpi inferti al francese hanno inevitabilmente sfiancato il nostro atleta. Ma il consultivo della serata trascorsa in Francia, resta comunque decisamente positivo, per la qualità del match di Loffredo”. Archiviato questo impegno, la “Be-boxe” è sempre al lavoro per preparare la serata di pugilato che si svolgerà il prossimo 30 gennaio presso il palazzetto dello sport di Ugento. In programma ci saranno tre match, con boxer professionisti: lo stesso Loffredo, il copertinese Emanuele Leo ed il neo professionista leccese Antonio Santoro, in forza presso la “Boxe Iaia” di Brindisi.

 

Daniele Greco