La Casa Accoglienza “S. Caterina Labourè” si è arricchita di nuove stanze e posti letto. Lo scorso 30 novembre, infatti, alla presenza del vescovo di Lecce monsignor Domenico D’Ambrosio, delle autorità civili e regionali e della dirigenza dell’ospedale “Vito Fazzi” e della Asl di Lecce, è stato inaugurato il primo piano della casa di accoglienza. La struttura era già esistente, ospitata dal 2004 all’interno del perimetro ospedaliero del “Fazzi”. Adesso vengono aggiunti altri 10 posti letto ai 14 già presenti nelle sette stanze del piano terra. La casa di accoglienza, gestita dai volontari dell’associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre” Onlus in collaborazione con la comunità delle Figlie della Carità di San Vincenzo De Paoli, ha lo scopo di offrire un posto alloggio ai parenti dei degenti che risiedono lontano dall’ospedale e che versano in condizioni economico-sociali disagiate.
Il progetto è stato realizzato grazie alla partecipazione di tutti coloro che aderiscono al fondo di solidarietà permanente costituito dall’associazione, che tra gli altri annovera numerosi dipendenti dello stesso ospedale. Grande la soddisfazione espressa dal presidente dell’associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre” Onlus, don Gianni Mattia, cappellano al “Vito Fazzi” dal 1998: “La carità che ha ispirato questo progetto prende forma in una solidarietà ancora più grande e ancora più importante. L’ampliamento del servizio offerto dalla casa di accoglienza risponde all’impegno del personale tutto di coniugare doti di alta professionalità e sincera umanità”.
Giorgio De Matteis