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L’ultima fermata

Col nuovo orario invernale Trenitalia ha deciso di rimodulare la propria offerta. Saranno eliminate le storiche corse che collegano Lecce a Torino, creando ancora più disagio per tutti quei pendolari salentini che dal capoluogo si spostano verso il Piemonte.
Per fortuna c’è chi va in controtendenza: Ryanair, dal prossimo anno, aumenterà le rotte da Bari e Brindisi

 

“Le Ferrovie dello Stato penalizzano il Salento”. Reagiscono così i sindacati alla decisione dell’azienda di Moretti di rimodulare l’offerta a partire dal 13 dicembre prossimo: “Il nuovo orario varato da Trenitalia prevede la cancellazione dell’Eurostar Lecce-Torino. Un fatto grave, sintomatico delle linee direttive della società che gestisce i treni nazionali. E che ora offre un elemento di riflessione in più a chi continua a negare l’esistenza di un’Italia a due velocità. L’eliminazione dell’Eurostar sulla tratta Lecce-Torino pone pesanti condizioni di disagio per tutti i pendolari, studenti e lavoratori, che dal capoluogo salentino si spostano verso il Piemonte e che adesso saranno costretti ad allungare il proprio tragitto, facendo prima scalo a Milano. Una penalizzazione che sa di beffa, specie dopo i roboanti annunci di Trenitalia risalenti a qualche settimana fa, quando era stato lanciato il guanto di sfida sulla velocità agli aerei. In concomitanza con l’uscita del nuovo orario, infatti, la società aveva sottolineato la moltiplicazione dei treni Freccia Rossa e Freccia Argento e la diminuzione dei tempi di percorrenza sulle principali tratte: neanche 2 ore per raggiungere Milano da Roma, 37 minuti da Firenze a Bologna, poco più di 2 ore per arrivare a Venezia dalla Capitale e meno di 3 per giungere a Torino. In tutto ciò  la Puglia sembrava di fatto esclusa dai giochi. L’unico ‘contentino’ propinato da Trenitalia si limitava a due Eurostar Fast in più sul tragitto Roma-Bari. Sotto Bari, invece, alta velocità neanche a parlarne. Anzi. Già allora iniziarono a circolare le prime voci su possibili tagli a treni diretti verso Lecce”.
I fatti, adesso, hanno dato corpo a quelle voci, dimostrando chiaramente una scelta discriminante per il territorio salentino. “Con rammarico veniamo a conoscenza di quello che la Cgil già da tempo paventava e su cui si chiedeva un intervento tempestivo: l’eliminazione, con l’entrata in vigore del nuovo orario dei treni da parte delle ferrovie dello Stato, dell’Eurostar city Lecce-Torino comporta disagi non indifferenti a centinaia di pendolari salentini che lavorano e studiano nel capoluogo piemontese. Decisioni come queste penalizzano lo sviluppo e il turismo del nostro territorio e incidono negativamente sulle attività e sui posti di lavoro”, sono state le parole di reazione di Salvatore Arnesano, segretario provinciale della Cgil, che ha aggiunto anche: “Questa è un’operazione che non può e non deve lasciare indifferenti la classe politica e le istituzioni, in questo modo vengono vanificati gli sforzi messi in atto con investimenti importanti per promuovere e far crescere l’economia del Salento, perché si penalizza il territorio tagliandolo fuori dai collegamenti con le grandi città”.
La Cgil si sta mobilitando per chiedere un intervento a istituzioni e forze politiche: “Chiediamo di convocare quanto prima un incontro con le parti sociali per delineare e stabilire una posizione decisa e ferma del Salento e per rivendicare un sistema di collegamenti efficienti e adeguati come condizione imprescindibile per la crescita dell’economia salentina e pugliese”.