Il consigliere Antonio Tiene propone l’istituzione della figura del “nonno vigile”, per supportare l’attività dei vigili urbani
Non di rado, in passato, l’operato dei vigili urbani neretini, seppur meritevole di numerosi encomi, è incorso in alcune difficoltà legate alla carenza di personale. In breve: i vigili neretini sono bravi, si impegnano, sono coinvolti in operazioni di vario genere (dai controlli stradali alla vigilanza nelle marine, dalla tutela di Porto Selvaggio agli accertamenti nei servizi commerciali, etc.), ma sono in pochi. Lo stesso comandante della Polizia municipale ha, in più occasioni, posto in evidenza tale situazione.
In un periodo di vacche magre, come quello attuale, assumere nuovo personale rappresenta una soluzione proibitiva. E allora, cosa fare? Una proposta è venuta dal consigliere comunale del Pd, Antonio Tiene e consiste nel ricorrere alla figura del “nonno vigile”. Non si tratta certo di una novità nel panorama salentino, ma Nardò ancora non ha ancora sperimentato tale servizio. Come sottolineato dallo stesso consigliere “in una società sempre più attenta alla sicurezza e al miglioramento delle «abitudini» quotidiane, spesso connesse alla vita scolastica dei bambini, si avverte l’esigenza anche a Nardò, di porre allo studio delle competenti commissioni comunali quella buona prassi, già utilizzata in molti Comuni, anche limitrofi, ossia l’iniziativa del «nonno-vigile». Tale attività, oltre a rendere un utile servizio di rilevanza sociale, consente di estendere le occasioni di socializzazione e di integrazione di tante persone «mature» pur sempre importanti e benefiche alla società. I pensionati in ottima salute, specie se appartenenti alle Forze dell’ordine in congedo, potrebbero prestare servizio, in qualità di vigilanti, presso le scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio”.
Il compito dei nonni-vigile sarebbe dunque limitato alla sorveglianza all’uscita dalle scuole: un incarico che di certo potrebbe rivelarsi utile per la polizia municipale, permettendole di operare in altri contesti. Una bozza di regolamento è stata presentata presso le commissioni competenti. Nei prossimi mesi si saprà se i nonni neretini, abili ed arruolabili, potranno dare il loro fondamentale contributo alla sicurezza delle nuove generazioni.
Alessio Palumbo