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Una lunga pedalata nel cuore del barocco

“L’inaugurazione delle piste ciclabili e del bike sharing -spiega l’assessore al Traffico ed alla Mobilità, Giuseppe Ripa- mette Lecce in linea con altre 36 città italiane che hanno scelto questo tipo di mobilità sostenibile”

 

Diffusissima nei paesi del nord Europa, l’abitudine di spostarsi in bicicletta (anche) per andare al lavoro sta lentamente prendendo piede in Italia. E per questo, aumentando considerevolmente il numero delle piste ciclabili, si rende necessaria l’istituzione in molte città del servizio di bike sharing. Tra le ultime in Italia ad aver sposato la “moda” del trasporto sostenibile c’è la città di Lecce, dove da poco è stato lanciato il progetto della “condivisione della bicicletta” (traduzione letterale di bike sharing).
“L’inaugurazione delle piste ciclabili e del bike sharing -spiega l’assessore al Traffico ed alla Mobilità del Comune di Lecce, Giuseppe Ripa mette di fatto la nostra città in linea con altre 36 realtà italiane che hanno scelto questo tipo di mobilità sostenibile. E se saranno confermate le notizie che ci giungono dal Ministero dell’Ambiente, che riguardano il potenziamento del servizio di noleggio delle due ruote con altre 6 stazioni, Lecce si collocherà nella fascia dell’Emilia Romagna, regione antesignana in questo campo. C’è di che essere orgogliosi, dal momento che con il perfezionamento delle piste ciclabili possiamo continuare la difficile rivoluzione del traffico leccese, certamente più ordinato e “pulito”. Siamo consapevoli che occorre un cambio di mentalità da parte di ognuno di noi, ma occorre anche non dare alibi a quelli più svogliati. Quindi è necessario mettere a pieno regime sia il bike sharing sia le piste ciclabili”.
Ma da dove parte questo progetto? È lo stesso assessore Ripa a tracciare una breve cronistoria sin dagli albori del nuovo servizio. “Il progetto delle biciclette a noleggio a Lecce è partito da molto lontano, ed ha fatto registrare lunghi tempi di gestazione -spiega infatti Giuseppe Ripa-. Avviato con la precedente amministrazione, il programma è stato rimodulato nel tempo con i contributi di associazioni, enti e operatori. Ma non sono mancati i suggerimenti dei commercianti, con i quali spesso ci siamo scontrati sul problema della eliminazione dei parcheggi o del ridimensionamento dei marciapiedi. Al nostro fianco abbiamo anche l’Azienda di promozione turistica, la Federazione Italiana amici della bicicletta e la Federazione Ciclisti Italiani, come anche gli albergatori ed i tabaccai, i tanti operatori turistici e l’azienda di fornitura di Alberto Guido. Adesso per dare continuità operativa al progetto tocca ai presidenti delle circoscrizioni, chiamati a promuovere ed incentivare l’uso della bicicletta in ogni angolo della città. Lecce del resto -conclude l’assessore al Traffico ed alla Mobilità- è una città che si presta ad essere attraversata oggi più che mai in bicicletta, e sarebbe utile ed opportuno che i leccesi lasciassero sempre più spesso la propria automobile in garage. Come ha ricordato lo stesso sindaco Paolo Perrone, andare in bici è un modo per gustare meglio il posto in cui si vive. Si contribuisce alla tutela ambientale e poi fa bene alla salute. Anche su questo fronte contiamo di mettere Lecce al passo con le realtà delle città più avanzate d’Europa. Tutto questo, del resto, è un obiettivo dichiarato del governo Perrone e della maggioranza di Palazzo Carafa”.